giovedì 6 novembre 2008
l' undicesima ora
"L' energia? Il lavoro necessario per effettuare uno spostamento!?"No! il 39? Il 28? Chi aveva ricevuto il numero che era chiamato dal palco della tombola ecologica, e poteva rispondere nella platea studentesca? E che cos 'è l'audit energetico? si rilanciava invano. C 'era una domanda di riserva? Fischi, applausi, schiamazzi, il più chiassoso disinteresse a quanto nel film si era enunciato, denunciato, presagito, arrivati agli ultimi sessanta secondi del giorno di vita concesso alla loro specie, quella del terzo scimpanzé votato all estinzione, i più d'accordo, almeno in questo, sulle tesi avanzate, a quanto gli studenti che vociavano, si dimenavano, lanciandosi pallottole di carta, apparivano contenti di essere e di fare in sala. Boati, gridolini, alla domanda di riserva sulle superfici disperdenti. Almeno c'era chi sapeva dire come occorre comportarsi correttamente per non disperdere energia? Sulla fascia di merito in cui si inseriva a proposito il loro Istituto, nell attuazione del piano perchè il sole sia l' energia della scuola, grazie al nuovo impianto fotovoltaico? E sul risparmio termico?Su quello idrico? Si ripescava la domanda iniziale,. "Dunque, ragazzi, l' energia? Arrivava alfine la risposta benedetta"Beh...è la capacità di un corpo di compiere lavoro". E si scioglieva l'assemblea. Mi era rimasto dentro, ancora una volta, ciò che avrei voluto dire. Richiamandoli invece al silenzio, raccogliendo e facendo finire nei rifiuti le loro vaschette di popcorn. Ciò che avrei voluto dire, che avevo taciuto per il timore d'apparire un alieno da ostracizzare, è che l' energia è in natura ciò che nello spirito è amore.Che solo se l'amore ci unirà a tutto ciò che vive, nella sua forza all ennesima poenza, ci salveremo dalla sesta estinzione.Che senza questa consapevolezza nessuna lampada fluorescente o valvola termostatica o flusso frangigetto può servire o valere più di tanto.Come ogni norma e normativa di legge.Ma se l' avessi detto, non mi sarei attenuto al solo senso scientifico ch'è consentito in un intervento scolastico, o nella parola assunta dalle autorità ch'erano convenute in sala, per dileguarsi appena dopo la loro comparsa . Avrei straparlato, ancora una volta, offrendo il fianco, sminuendo le folgorazioni visive delle slides proiettate in sala, la ricerca e il lavoro che vi era ultimato. Avrei straparlato, come già ero apparso straparlare nella Commissione Interculturale, quando ero venuto dicendo, in altre parole, del Suo farsi tutto in tutti, sempre di più, ogni qualvolta l'accoglienza è la fecondità che da i frutti dell' assimilarci reciproco.E se avessi seguitato, i miei accenti si sarebbero fatti ancora più insostenibili all' ascolto scolastico, come avessi narrato che l ' energia da salvaguardare, il Suo lavoro impersonale nell' opera del Verbo, era altrimenti il principio all'opera secondo ogni altra religione, lord Shiva, nella sua natura manifesta, secondo le parole, che me l'avevano disvelata, degli indiani che ne custodivano la fede nel Kashmir islamico, era la stessa luce radiante di Tara Sakti , in qualsiasi boddishatva della fede in Buddha.
l' undicesima ora
"L' energia? Il lavoro necessario per effettuare uno spostamento!?"No! il 39? Il 28? Chi aveva ricevuto il numero che era chiamato dal palco della tombola ecologica, e poteva rispondere nella platea studentesca? E che cos 'è l'audit energetico? si rilanciava invano. C 'era una domanda di riserva? Fischi, applausi, schiamazzi, il più chiassoso disinteresse a quanto nel film si era enunciato, denunciato, presagito, arrivati agli ultimi sessanta secondi del giorno di vita concesso alla loro specie, quella del terzo scimpanzé votato all estinzione, i più d'accordo, almeno in questo, sulle tesi avanzate, a quanto gli studenti che vociavano, si dimenavano, lanciandosi pallottole di carta, apparivano contenti di essere e di fare in sala. Boati, gridolini, alla domanda di riserva sulle superfici disperdenti. Almeno c'era chi sapeva dire come occorre comportarsi correttamente per non disperdere energia? Sulla fascia di merito in cui si inseriva a proposito il loro Istituto, nell attuazione del piano perchè il sole sia l' energia della scuola, grazie al nuovo impianto fotovoltaico? E sul risparmio termico?Su quello idrico? Si ripescava la domanda iniziale,. "Dunque, ragazzi, l' energia? Arrivava alfine la risposta benedetta"Beh...è la capacità di un corpo di compiere lavoro". E si scioglieva l'assemblea. Mi era rimasto dentro, ancora una volta, ciò che avrei voluto dire. Richiamandoli invece al silenzio, raccogliendo e facendo finire nei rifiuti le loro vaschette di popcorn. Ciò che avrei voluto dire, che avevo taciuto per il timore d'apparire un alieno da ostracizzare, è che l' energia è in natura ciò che nello spirito è amore.Che solo se l'amore ci unirà a tutto ciò che vive, nella sua forza all ennesima poenza, ci salveremo dalla sesta estinzione.Che senza questa consapevolezza nessuna lampada fluorescente o valvola termostatica o flusso frangigetto può servire o valere più di tanto.Come ogni norma e normativa di legge.Ma se l' avessi detto, non mi sarei attenuto al solo senso scientifico ch'è consentito in un intervento scolastico, o nella parola assunta dalle autorità ch'erano convenute in sala, per dileguarsi appena dopo la loro comparsa . Avrei straparlato, ancora una volta, offrendo il fianco, sminuendo le folgorazioni visive delle slides proiettate in sala, la ricerca e il lavoro che vi era ultimato. Avrei straparlato, come già ero apparso straparlare nella Commissione Interculturale, quando ero venuto dicendo, in altre parole, del Suo farsi tutto in tutti, sempre di più, ogni qualvolta l'accoglienza è la fecondità che da i frutti dell' assimilarci reciproco.E se avessi seguitato, i miei accenti si sarebbero fatti ancora più insostenibili all' ascolto scolastico, come avessi narrato che l ' energia da salvaguardare, il Suo lavoro impersonale nell' opera del Verbo, era altrimenti il principio all'opera secondo ogni altra religione, lord Shiva, nella sua natura manifesta, secondo le parole, che me l'avevano disvelata, degli indiani che ne custodivano la fede nel Kashmir islamico, era la stessa luce radiante di Tara Sakti , in qualsiasi boddishatva della fede in Buddha.